«Tra Borges, Calvino e Bolaño, una festa di umorismo e di fantasia.» - France Culture

Improvvise resurrezioni di massa, macchine da scrivere programmate per produrre capolavori senza tempo, città assurdamente votate al silenzio, amanti che dopo ogni incontro sessuale si ritrovano nel corpo del partner. Queste e altre storie irresistibili attendono il lettore nei meandri della biblioteca di Pierre Gould, narratore acuto e perfido, regista occulto di questo sorprendente campionario di raffinate fantasie. I racconti de “La biblioteca di Gould” compongono una collezione molto particolare di tradizioni improbabili, di piccole manie eccentriche, di distorsioni in grado di mutare radicalmente lo sguardo sulla realtà in cui viviamo, ma soprattutto di libri, impensabili, fatali, esilaranti. Esattamente come questo di Bernard Quiriny, un’esperienza entusiasmante per chiunque abbia a cuore la letteratura.

Bernard Quiriny (Bastogne, 1978) è ormai considerato l’erede del grande Marcel Aymé, il maestro della letteratura fantastica francese. Vincitore di numerosi riconoscimenti (Grand Prix de l’Imaginaire, Prix Victor-Rossel ecc.), docente di diritto all’Università della Borgogna, collabora come critico con alcune delle più importanti riviste francesi tra cui «Le Magazine Littéraire».

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