«Saša Stanišić è un mago.» Süddeutsche Zeitung

Una donna scopre di essere allergica al marito, mentre una coppia sgangherata va in giro per l’Europa a rovinare con bonaria incoscienza vernissage ed eventi benefici; intanto, in un Brasile incantato, un avvocato fa i conti con una vita divenuta troppo comoda, e nella provincia tedesca un moderno pifferaio magico dal cuore animalista sconvolge la quiete di un villaggio. Trappole e imboscate – che fin dal titolo promette stupore e sorprese – è un fiume in piena di eventi quotidiani e improbabili, di avventure sempre sull’orlo dell’irrealtà.
Grazie a un sapiente uso di richiami interni e personaggi ricorrenti, con una lingua di gioiosa inventiva, e senza mai «far torto alla suspense», Saša Stanišić ci trascina da una pagina all’altra, in un variopinto collage di racconti fitto di aneddoti, metafore, divagazioni e ritratti: tasselli di quel mondo di idiosincrasie e miracoli in cui tutti, giorno dopo giorno, ci troviamo a vivere. Storie dentro storie snocciolate con la generosità e le astuzie di un geniale chiacchierone, un narratore assai inaffidabile al quale dobbiamo per forza dar retta perché ha la voce di un amico che ci conosce da sempre.

Saša Stanišić è nato a Višegrad nel 1978 da madre bosniaca e padre serbo. A quattordici anni, durante le guerre jugoslave, è fuggito in Germania con la famiglia. Dopo gli studi universitari si è presto affermato come uno dei narratori più originali della sua generazione, decidendo di comporre tutte le proprie opere in tedesco. Tradotto in oltre trenta lingue, ha ricevuto alcuni dei più importanti riconoscimenti letterari tra cui l’Alfred-Döblin-Preis e il Deutscher Buchpreis.

Cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea.

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