

Una ragazzina ingoia l’intero contenuto dell’armadietto di medicinali della madre per uscire da una vita di solitudine e affetti traditi. Prima di assopirsi ci racconta la sua storia di piccole delusioni che sembrano insormontabili, la storia di quella fatica naturale di divenire un’altra che può essere l’adolescenza e che continua a riguardare tutti ogni volta che ci troviamo ingabbiati in un’esistenza spenta e domata. Una fatica accesa di entusiasmi: la gioia della radio, l’ossigeno della musica, il sogno del giornalismo, la festa delle visite degli sfarzosi amici del nonno, gaudenti scialatori di sentimenti e di denari. Il tutto in una Parigi degli anni Sessanta vibrante di aneddoti famigliari e canzoni alla moda. Un romanzo che è una finestra sull’interiorità in ebollizione di una bambina. La ricostruzione fedele, acuta e commovente di quell’età della vita in cui il mondo comincia a fraintenderci.
Michèle Halberstadt è una donna dal talento variegato e completo che ha vissuto dall’interno ogni aspetto della cultura francese e internazionale: scrittrice, giornalista, sceneggiatrice, ha attraversato da protagonista la scena cinematografica francese, recitando con Jean-Luc Godard e producendo film quali, tra gli altri, Rosetta dei fratelli Dardenne e This Must Be the Place di Paolo Sorrentino. Oltre che in Francia, La petite, il suo quinto romanzo, è stato accolto con calore da critica e pubblico anche negli Stati Uniti.