Gruppo 63. Il romanzo sperimentale. Col senno di poi

Il libro maledetto della neoavanguardia italiana a 50 anni dalla nascita del Gruppo 63

  brossura
  ottobre 2013
  444 pagine     € 26,00
  isbn 9788898038220

1965, ritorno a Palermo. La neoavanguardia parla di romanzo, ossia qualcosa che stando alla vulgata proprio non le competerebbe. E invece leggendo Il romanzo sperimentale (uno strano attrattore, un oggetto dissonante e babelico, forse a sua volta un “iper-romanzo” congegnato da un virtuoso del cut-up come Nanni Balestrini) si può avere l’impressione opposta: che fu in quell’occasione che ci si ricominciò ad appassionare alle strutture narrative, agli intrecci, persino ai personaggi. Oggi si tende a pensare che cominciò allora quello che – molto tempo dopo – verrà chiamato postmoderno.

Alla riproduzione fedele dell’ormai introvabile libro del ’66 si aggiunge ora un corposo resoconto Col senno di poi: un bilancio di «ciò che è vivo e ciò che è morto», mezzo secolo dopo, degli eroici furori di allora. Affidato tanto ai “reduci” (Balestrini, Barilli, Guglielmi, Arbasino, Tagliaferri, Testa, Mizzau, Pignotti, Curi, Eco, Colombo, Davico Bonino, Di Marco, Vasio e Niccolai) che ai “postumi”: scrittori e critici delle generazioni successive, sino ai ventenni di oggi (Luperini, Cordelli, Ferroni, Muzzioli, Patrizi, Lorenzini, Frasca, Raffaeli, Ottonieri, Re, La Porta, Trevi, Scarpa, Falco, Manganelli, Alfano, Bello Minciacchi, Donnarumma, Weber, Lagioia, Simonetti, Policastro, Loreto, Gallerani, Turi, Annovi, D’Elia, Borelli, Cirolla e 404: file not found).

[A.C.]

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