

Nella famiglia Grimm a scrivere fiabe furono in tre. Oltre ai celebri Jacob e Wilhelm, infatti, anche il fratello minore Ferdinand raccolse e compose storie tratte dalla fantasia popolare. Ma di quella stessa famiglia Ferdinand fu anche la pecora nera. L’indubbio talento narrativo, l’assidua attività di scrittore e il lavoro di redattore delle edizioni di autori come Heinrich von Kleist non bastarono a garantirgli la stima degli illustri fratelli, che giunsero anzi a misconoscerlo per via della personalità anticonformista e dell’omosessualità che probabilmente dichiarò in un burrascoso Natale del 1810.Le fiabe e le leggende che compongono La montagna dei gatti presentano per la prima volta in italiano il meglio dell’opera letteraria del «terzo Grimm»: un universo magico e sorprendente, popolato di nani e re scontrosi, di gigantesse bambine e prodi cavalieri, dove i castelli sorgono sul fondo dei laghi e i cavalli spiccano il volo verso i Campi Elisi.Una scoperta letteraria affascinante che riporta alla luce un tesoro di immaginazione e incanto.
Ferdinand Philipp Grimm (1788-1845) fu scrittore, redattore e studioso del folclore europeo. Fratello minore di Jacob e Wilhelm, collaborò con loro alla raccolta delle Fiabe del focolare e delle Leggende tedesche. Animato da uno spirito vagabondo e bohémien, spesso in rotta con la famiglia, viaggiò per la Germania, fu attore dilettante e lettore onnivoro. Pubblicò sotto pseudonimo racconti della tradizione popolare tratti da antichi volumi e dalla viva voce di narratrici e narratori. A Berlino frequentò la scena letteraria intrattenendosi con autori del calibro di Ludwig Tieck, Jean Paul e Heinrich Heine. I suoi scritti e la sua figura sono stati di recente riscoperti dopo quasi due secoli di oblio.