Nel settembre del 1923, mentre passeggiavano in un parco a Berlino, Dora e Franz si imbatterono in una bambina in lacrime, inconsolabile all’offerta di una carezza e persino di un gelato. Kafka le chiese cosa potesse darle tanto dispiacere. La bambina disse di non trovare più la sua bambola, quella che tante ore di felicità aveva condiviso con lei. Credeva di averla smarrita al parco. Kafka quasi pianse, dice Dora, ma senza farsi notare dalla bambina. Disse, so io dove si trova la tua bambola. Come fai a saperlo, chiese la bambina. Mi ha scritto una lettera per te, disse Kafka, ce l’ho a casa, se vuoi vado a prenderla. Sì? chiese la bambina, davvero? prendila, per piacere. Io mi chiamo Franz, si presentò Kafka. Io Ludmilla, disse la bambina.

Uno studioso islandese siede all’ombra di una veranda affacciata sui vitigni di Coimbra. Tiene la mano poggiata su un plico di fogli ingialliti, che si credeva esistesse soltanto nelle fantasie più spericolate dei critici letterari di mezzo mondo. Se fosse ciò che sembra, vi si troverebbe raccontato il lungo viaggio di una bambola braccata da elusivi figuri che la tengono lontana dall’amore della sua vita, un corvo.
Alla ricerca di quelle pagine fantasma – inseguite invano fra tendoni da circo, casseforti inviolabili e traduzioni approssimative – si sono lanciati per decenni cacciatori di manoscritti e fanatici pronti a tutto. Si vocifera possa essere il leggendario romanzo che Franz Kafka avrebbe scritto per consolare una bambina in lacrime, incontrata durante una passeggiata al parco nel settembre del 1923.
Gennaro Serio prende spunto da questo episodio reale della vita del grande scrittore praghese e, con una prosa iridescente e un’inventiva densa di umorismo, lo trasforma in un implacabile gioco narrativo. Ludmilla e il corvo è un romanzo fiabesco, avvincente e caparbiamente inverosimile, una festa della finzione che celebra il potere immaginifico della letteratura.

Gennaro Serio è nato a Napoli nel 1989. Lavora nella redazione di «Alias D», supplemento libri del «manifesto», e collabora con varie testate e inserti culturali. La sua opera prima, Notturno di Gibilterra (L’orma editore 2020), un giallo letterario e parodistico, oltre ad aggiudicarsi il Premio Italo Calvino, è stata accostata alle atmosfere di Bolaño e di Eco e salutata dalla critica come uno degli esordi più sorprendenti degli ultimi anni.
Ludmilla e il corvo è il suo secondo romanzo.

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23/04/2023 · La Lettura - Il Corriere della sera
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