“Manifesto incerto” di Pajak da NOI libreria spazio culturale di vicinato
Il “Manifesto incerto” di Pajak, insieme a Francesco Baucia, Nicolò Petruzzella e Lorenzo Flabbi.

Il “Manifesto incerto” di Pajak, insieme a Francesco Baucia, Nicolò Petruzzella e Lorenzo Flabbi.
Una serata alla scoperta del mondo di Frédéric Pajak, tra parole e immagini, in compagnia di Francesco Baucia del «manifesto», del traduttore Nicolò Petruzzella e dell’editore Lorenzo Flabbi. Alla libreria NOI, in via delle Leghe 18, Milano, ore 19.30.
Amburgo, 1932. Un uomo dall’aria stanca, abito scuro e ventiquattrore alla mano, si appresta a salire sulla passerella del cargo Catania, diretto a Ibiza. È Walter Benjamin, critico e scrittore ancora senza fama né opera, in fuga da una Germania sull’orlo della follia. Isolato e lontano da ogni forma di modernità, finirà per indagare il proprio tempo come nessun altro. Losanna, 1980. A pochi giorni dall’attentato che ha ucciso ottantacinque persone nella stazione di Bologna, un uomo arruffato e infreddolito varca la soglia di un bar di periferia, terra franca di neonazisti e fanatici antisemiti. È Frédéric Pajak, scrittore e disegnatore inclassificabile, alla deriva per l’Europa inseguendo l’opera di una vita, «un libro fatto di parole e immagini, scene d’avventura, ricordi sparsi, aforismi, fantasmi, eroi dimenticati, alberi, la furia del mare». Mescolando episodi autobiografici e affondi sulla straordinaria figura di Benjamin, Pajak ricostruisce con passione critica alcuni momenti fatali del Novecento europeo, tavola dopo tavola, frase dopo frase, muovendosi tra Parigi, Capri e una desolata Sicilia d’aprile. Entrare nelle pagine e perdersi fra i tratti a china degli oltre cento disegni di Manifesto incerto significa intraprendere un viaggio militante e commosso nei territori della melanconia e della bellezza.