Dickinson vs Rimbaud (arbitra Pirandello): quando lo scontro si gioca sulle umane lettere.

Una lettura speciale delle più belle lettere di due capisaldi della poesia... Con un arbitro d’eccezione.

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“Un vulcano silenzioso, la vita” sussurra Emily Dickinson; “Il poeta è un ladro di fuoco”, ribatte Arthur Rimbaud.

Epistolari infuocati e magmatici entrambi, quelli di due scrittori capaci di librarsi, con le loro parole e la loro arte,ben oltre lo spazio e il tempo. Due menti geniali e diversissime,intimamente accomunate dal vivo desiderio di comunicare e discutere delle loro idee, impegnate nel sempre arduo e affascinante tentativo di farsi comprendere fino in fondo.

Così Emily Dickinson ad Austin Dickinson:

[29 giugno 1851] domenica pomeriggio […] Dici di non comprendermi, mi chiedi uno stile più semplice. È questa la gratitudine per la mia sottile filosofia? Mi sforzo di elevarmi pensando così di potere arrivare fino a te e mentre mi affanno e lotto arrampicandomi sulla nuvola più vicina, tu esci in pantofole dall’Empireo e con calma senza il minimo preavviso mi chiedi di scendere! E allora sarò semplice come vuoi tu, il più semplice caso di semplicità che abbia mai attraversato una mente semplice – sarò una scemetta – una gattina, una piccola Cappuccetto Rosso, avrò un solo grillo per la testa e un bocciolo di rosa nei capelli e del resto dirò più avanti.

Così, Arthur Rimbaud a Paul Demey: Charleville (Ardenne) agosto 1871 […] Ho buona volontà, faccio ciò che posso, parlo comprensibilmente quanto qualsiasi infelice! Perché sgridare un bambino che, sprovvisto di principi zoologici, volesse avere un uccello con cinque ali? Gli si potrebbe far credere a uccelli a sei code, o a tre becchi! Poi basterebbe un Buffon per famiglie per disingannarlo. Chi dei due avrà la meglio, in questo giocoso scontro fra titani?

A fare da arbitro, decreterà “La mia arte sei tu” un Luigi Pirandello d’eccezione, che (forse, rispondendo al nostro invito?) scrive così: a Marta Abba Parigi 10. II. 1931 5, Avenue Victor Emmanuel III Mi sento asceso in una sommità, dove la mia voce trova altezze d’inaudite risonanze. La mia arte non è stata mai così piena, così varia e imprevista: così veramente una festa, per lo spirito e per gli occhi, tutta palpiti lucenti e fresca come la brina.

Intervengono:

Marco Federici Solari, editore e curatore dell’epistolario di Emily Dickinson Lorenzo Flabbi, editore e curatore dell’epistolario di Arthur Rimbaud Massimiliano Borelli, redattore e curatore dell’epistolario di Luigi Pirandello Francesca Fiorletta, relatrice della serata

E le sorprese non sono finite! L’orma metterà in palio uno dei fantastici Pacchetti per chi sarà così bravo da indovinare l’autore di una lettera misteriosa...

Emily Dickinson, Un vulcano silenzioso, la vita. Lettere di un genio pudico Arthur Rimbaud, Il poeta è un ladro di fuoco. Le lettere del veggente Luigi Pirandello, La mia arte sei tu. Lettere d’amore alla sua Musa.

i volumi
Luigi Pirandello
La mia arte sei tu
Lettere d’amore alla sua Musa