I crimini dell’amore: 200 anni di Sade. Un reading itinerante dal carcere alla libertà.

Dalle celle delle Murate al Caffè Letterario. Con Filippo D'Angelo, Pippo Russo e Isabelle Mallez. Letture di Silvia Magnani

informazioni

L’Associazione Culturale La Nottola di Minerva in collaborazione con L’orma editore, Le Murate PAC | Progetti Arte Contemporanea e l’ Istituto Francese di Firenze presentano

I crimini dell’amore: 200 anni di Sade. Un reading itinerante dal carcere alla libertà.

Con Filippo D’Angelo, Pippo Russo e Isabelle Mallez. Letture di Silvia Magnani

Partendo dall’opera più “ufficiale” del Marchese de Sade, i racconti de "I crimini dell’amore" recentemente ripubblicati da L’orma editore, vogliamo ripercorrere a ritroso la vita del più audace e inimitabile padre della modernità: un modo originale di conoscere l’autore della "Filosofia nel boudoir" lontano dai cliché, e vicino ai suoi testi più letterari: i racconti, appunto, e le lettere dal carcere. Mai location fu più adatta delle Murate a Firenze, un luogo tornato a nuova vita dopo una storia di carcere e reclusione. Una lettura, attraverso la voce dell’attrice Silvia Magnani, ma anche un approfondimento sulla figura di Sade con le parole del curatore e traduttore del volume Filippo D’Angelo, del giornalista e critico letterario Pippo Russo, e della Direttrice dell’Istituto Francese di Firenze, Isabelle Mallez. A seguire, un percorso comparato attraverso il film Marat/Sade di Peter Brook commentato dallo psicoterapeuta Dario Squilloni.

Una nota sui Crimini dell’amore:

In questa nuova edizione a cura di Filippo D’Angelo, per la prima volta i tre racconti più emblematici della fase “ufficiale” del Marchese de Sade, presi dalla versione integrale e non censurata della Pléiade, mai tradotta prima in Italia: Eugénie de Franval, Florville e Courval ovvero Il fatalismo, Dorgeville ovvero Il criminale per virtù, scritti negli anni della Rivoluzione Francese, pubblicati nel 1800 e destinati a condannare definitivamente, paradossalmente, il suo autore proprio nel momento in cui decide di passare dalla clandestinità degli scritti precedenti all’ufficialità della narrazione. Non il Sade stereotipato della vulgata dei posteri, non il teorico della Filosofia nel boudoir, ma un vero narratore che attraverso la suspense, l’allusione, l’intreccio e il ritratto profondo dei personaggi, rivela una capacità davvero rivoluzionaria di sovvertire tutti i cliché della scrittura e della società. Una vera indagine per episodi dei comportamenti e del desiderio umano. Tre storie in cui le deviazioni dell’amore aprono nuove prospettive sulla ricerca dell’equilibrio e della felicità. L’esperimento narrativo riuscito di un illuminista che fa i conti con le inquietudini e l’attrazione fatale della libertà, e dell’amore.

Ingresso libero.

Per informazioni sul libro: http://www.lormaeditore.it/libro/978889803846

Per informazioni sull’evento: http://www.lanottoladiminerva.it/wp/?p=4294

Per qualsiasi altro ragguaglio: Chiara Di Domenico, ufficio stampa L’orma editore (ufficiostampa@lormaeditore.it - 338 9350282)

Il volume
Marchese de Sade
I crimini dell’amore
I testi ai quali Sade volle affidare, più che a ogni altra opera, la propria posterità.

Eugénie de Franval, Florville e Courval, Dorgeville: tre perfetti marchingegni narrativi (originariamente contenuti nella raccolta I crimini dell’amore, 1800) in cui Sade dà prova di un savoir faire letterario degno dei più grandi romanzieri della sua epoca. Lontano dalla prolissità e dall’oltranzismo delle sue pubblicazioni clandestine, il Divin marchese si affida qui all’allusione, all’ellissi e persino alla suspense per sovvertire convenzioni letterarie e sociali, dischiudendoci con illuministica ironia le quinte teatrali dell’ipocrisia e della moralità.