Peter Schneider a Milano

Peter Schneider incontra i lettori in occasione dell’uscita di Gli amori di mia madre.

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«Il ritratto di una donna anticonvenzionale dalla forza poetica capace di contagiare la scrittura intima e commossa del figlio.» Il Venerdì di Repubblica

«Uno dei ritratti più schietti, tragici e affettuosi di una madre durante il secondo conflitto mondiale.» Alias

Torna in Italia, ospite del Goethe Institut Mailand, una delle voci più significative della Germania contemporanea: Peter Schneider, questa volta con un romanzo che ha commosso i lettori tedeschi e italiani, Gli amori di mia madre, la storia vera di una donna che attraverso la passione e un amore disperato per la vita attraversa indenne coi suoi figli gli anni della guerra. Partendo dalle lettere autentiche di sua madre, Schneider riesce a comporre un commovente romanzo a quattro mani con colei che per prima ha voluto fortemente che diventasse uno scrittore. Un affresco particolare e allo stesso tempo universale di una donna e della sua famiglia. Dialogherà con Peter Schneider il giornalista del «Corriere della Sera» Ranieri Polese, modererà e tradurrà dal tedesco l'editore delL'orma Marco Federici Solari.

Il volume

Per decenni lo scrittore Peter Schneider, tra i più importanti della scena tedesca contemporanea, si è portato dietro una scatola di scarpe contenente le lettere di sua madre, morta poco dopo la Seconda guerra mondiale quando l’autore aveva otto anni. Le lettere, vergate in una complessa grafia ormai in disuso, sono sempre state illeggibili, fino al giorno in cui Schneider, spinto da un amore sorretto solo da pochi e vaghi ricordi, non decide di chiedere a un’amica di aiutarlo a decifrarle.
Il romanzo accompagna il figlio nella lettura meravigliata e commossa dell’epistolario materno. Ed ecco che il cliché della donna sacrificatasi per la famiglia e in eterna attesa del marito lontano (direttore d’orchestra di successo, forse compromesso col nazismo) va in frantumi lasciando spazio all’immagine di una donna anticonformista e passionale capace di vivere una vita amorosa libera e intensissima anche nel pieno della guerra. La narrazione autobiografica di Schneider ci restituisce, con una soavità che non rinuncia ad affermazioni provocatorie e profonde, anche una sorprendente scrittrice mancata la cui penna si alimenta della tumultuosa intelligenza del suo cuore.
La testimonianza di un destino di donna nella burrasca della Storia, e di una sete di felicità assoluta che spesso raggiunge picchi di spontanea e stupefacente bellezza.